Erano più di 30 anni che non tornavo a Fiumara Grande, la foce del Tevere ad Ostia e ricordo che allora mi avevano affascinato le decine di palafitte su cui erano montate le gigantesche bilance. Oggi ho ritrovato solo qualche rudere in rovina di quelle strutture in legno che caratterizzavano gli argini, per il resto un ininterrotta sequenza di rimessaggi e barche a vela ed a motore ormeggiate in una lunga fila, doppia e tripla, quasi infinita Il briefing equipaggi
E’ qui che si è svolta la terza edizione del LECCIA CUP 2016 un evento abbastanza unico tra le mille competizioni e raduni che si svolgono lungo le coste italiane ogni anno. Unico perché è rivolto unicamente alla cattura delle grandi Lecce (Lichia Amia) che stazionano presso la foce di Fiumara Grande e poi perché è animato da intenti di solidarietà e beneficienza, e quest’anno anche nella nuova formula del “Catch & Release” con misurazione e rilascio. Detto questo eccoci al rimessaggio/base di Pesca made in Italy dove il venerdì pomeriggio 21 ottobre si sono riuniti gli equipaggi per conoscere gli ultimi dettagli circa la gara del giorno dopo. Giorgetti & Son su “Geniella”
Quando tutti sono andati via Mario Giorgetti e suo figlio Dario, nel pieno di una notte serena ma umida, sono saliti sul “Geniella” e con la loro rete “barracuda” hanno cominciato l’operazione di recupero dell’esca viva. Si perché in questa gara di traina con il vivo è l’ organizzazione che fornisce ai partecipanti l’esca, costituita da cefali anche oltre il kilogrammo, e questa è un altra delle unicità dell’evento che andava assolutamente raccontata. I grossi cefali da innesco
I due Giorgetti, con il sottoscritto, hanno battuto il fiume sino alle 2.30 di notte con numerose cale della rete, per recuperare quel centinaio di cefali necessari che poi sono rimasti vivi in 4 capienti nasse. Un lavoro duro e complicato quello di formare la curva con la rete e scendere in corrente per intrappolare i cefali che di solito sostano poco sotto la superficie cercando di fare meno rumore possibile e velocemente. Ritrovo mattutino per la distribuzione cefali
Il sole di sabato 22 ottobre ha appena fatto capolino tra gli alberi delle centinaia di barche a vela che l’ angolo del rimessaggio di Mario Giorgetti si riempie di un insolita animazione e cominciano ad arrivare le prime imbarcazioni. La distribuzione dei cefali alla trentina di equipaggi procede spedita, due o 3 cefali a team, ben vivi e vegeti passano dalle nasse nei vari gavoni e vasche del vivo.
Raduno dei team poco fuori Fiumara Grande all’ombra del grande faro
Tutti poi si dirigono all’uscita della foce dove questa si allarga verso il mare aperto in attesa del segnale di inizio. Il mare è buono con un leggero residuo di onda dello scirocco dei giorni passati, ma il cielo è terso per un leggero vento di grecale. Al suono della tromba…partiti, le barche si allargano in mille direzioni…ma tutti poi torneranno indietro a tallonare la “Geniella” di Mario…(capisc’a me).
Innesco cefalo by Mario Giorgetti
Il cefalo di Mario non è neanche a 5 metri dalla barca a galla, mentre ancora gli cede qualche metro di filo per farlo allontanare, che un flash argento gli sfreccia dietro. Sull’eco marcature di minutaglia a nuvola, qualche bella curva ma niente di più. Intanto io mi consolo con i maritozzi e panna del “Maritozzaro”, gentilmente portati freschi freschi dall’amico Pietro, mentre le ore passano inesorabilmente. A pesca si sa niente è sicuro e chissà quanto ha contribuito a decimare la popolazione delle Lecce di Fiumara quella paranza che lo scorso anno ne portò a terra ben 280 esemplari…Così la gara finisce con due allamate e successive slamate e niente vincitori. Augusto Guadagno classe 1926 il più anziano tra i pescatori di Fiumara Grande
Al rientro trovo un anziano pescatore, Augusto Guadagno 90 anni, ha fatto un paio di cassette di polpi con i tubi tra il fango e ne porta i segni sui vestiti, poi vengo a scoprire che è il decano dei pescatori di Fiumara, considerato qui come l’ autentica memoria storica della pesca. A noi invece non resta che consolarci con la sontuosa porchetta, 35 kg di profumi e aromi, con le salsiccette alla brace e le rosette fragranti, la birra a fiumi e via così!
Momenti del “lunch” alla moda de “noartri”…porchetta e salsiccette a go-go.
Beh, almeno in questo gli equipaggi si trovano tutti felicemente d’accordo e l’agonismo scatta solo per accaparrarsi panini e beveraggi. Ma poiché, pur senza vincitori, ci sono dei premi degli sponsor da assegnare, si arriva alla lotteria del sorteggio. Vengono così estratte le 3 canne Lemax e i 3 popper Bertox di Jigging Italia, la canna da spinning di Italo Busi e quella da traina di Marlyn Pesca, il Gorilla 8 di Alutecnos, il mulinello
I “Pirati” di Fiumara Grande che si aggiudicano il premio messo in palio da Kayakero
Poseidon offerto dal negozio Pescamaniak, oltre ad altri premi gentilmente messi a disposizione da Nauticolor, Nautica Fabietti, Todaro Sport, Todis e Power Line mentre a tutti i partecipanti vengono distribuiti piombi della Fonderia Roma. Da segnalare il mulinello Avet VS 10 messo in palio personalmente da Kayakero ed andato in premio al team più “piratesco”. Insomma tutti felici e contenti, pesci compresi. Foto di gruppo dei premiati ed organizzatori
Che altro dire? Un evento davvero unico come dicevano all’inizio, che anche grazie al lavoro infaticabile di Mario Giorgietti e dei suoi collaboratori (leggi Gianluca, familiari, parenti e amici tutti) riesce con semplicità e spontaneità a riunire sempre un congruo numero di appassionati con la sana voglia di vivere il mare con lealtà e rispetto. Un grazie enorme a loro ed a tutti i partecipanti e sponsor. Per il resto e per le “contromacumbe” per l’evento del prossimo anno abbiamo già provveduto e ci siamo portati avanti con il lavoro…
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