Oggi è il primo Aprile ma non è un classico “pesce d’Aprile” o “April Fools Day” come lo chiamano gli inglesi, quello che si è consumato in questo appena passato mese di marzo presso il comitato ristretto della commissione agricoltura della camera (il minuscolo non è un errore e non è casuale) nelle varie riunioni succedutesi per “riordinare” e mettere a “punto” il testo unificato dal titolo altisonante di “ INTERVENTI PER IL SETTORE ITTICO” . Come si temeva e si annunciava da più parti, nel testo è stata introdotta nuovamente la “famigerata” ed “ingiusta” tassa/gabella (da 10€ a 100€ a seconda della tecnica utilizzata?) per la categoria dei Pescatori Sportivi/Ricreativi (v. art. 12) e si è previsto anche una delega al governo per il riordino degli attrezzi consentiti per la Pesca Sportiva (v.art.13). Inoltre ciliegina sulla torta, proprio in questi giorni, sono state drasticamente ridotte e depenalizzate le sanzioni e multe previste anche per la pesca illegale A conclusione di questo bel quadretto sono state ridistribuite le quote previste da suddividere per il 50% in sussidi alla filiera della pesca commerciale, per il 30% per il controllo pesca illegale e per il 20% per una poco chiara promozione per la pesca sportiva che esclude in questo nuovo testo il Coni e a questo punto non si capisce a chi verrà e se verrà erogata. Insomma sono bastati due petardi fatti esplodere da una banda di facinorosi, durante la passata manifestazione di protesta della pesca professionale davanti a Montecitorio, arrivata in massa e ben organizzata a Roma, con gli autobus pagati dalle varie confederazioni e cooperative, per far si che venissero subito accolte tutte o quasi, le loro istanze. (vedi QUI e QUI i video girati quel giorno).
Come contentino e parvenza di “democrazia” il prossimo 5 Aprile verranno “ascoltate” le diverse organizzazioni della pesca o almeno quelle delegate alla loro rappresentatività. Forse magari sarebbe il caso che una piccola pattuglia di pescatori sportivi romani riuscisse a dar voce anche al nostro comparto proprio davanti a Montecitorio. Ma si sa, siamo in tanti ma poco o per niente uniti. Personalmente poiché non mi sento rappresentato da nessuno e a nessun titolo, ho già deciso da tempo, quale sarà la mia linea di condotta ben espressa in quello che è ormai diventato il mio manifesto di disobbedienza civile qui sopra. Se voi invece avete voglia di sciropparvi il testo unificato potete scaricare il pdf da qui: TESTO UNIFICATO INTERVENTI PER IL SETTORE ITTICO
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