…a seguito di una lunga malattia, è recentemente scomparso da pochi giorni, un caro amico che ha segnato la mia vita come quella di moltissimi altri che hanno passato gran parte della loro esistenza nel mondo della pesca sportiva. All’età di 73 anni è venuto a mancare Alessandro Menchi redattore, caporedattore e poi per anni storico direttore editoriale della rivista “Pescare” dell’Editoriale Olimpia di Firenze e di tante altre iniziative editoriali. Alessandro entra alla fine degli anni ‘70 nella “scuderia” del “sor” Enrico Vallecchi, patron dell’Editoriale Olimpia creato sin dagli anni ‘ 40, che nel 1962 inizia a pubblicare una rivista dedicata ai pescatori: “Pescare”. Alessandro legherà i suoi destini a Pescare sino agli inizi degli anni 2000. In questo ampio lasso di tempo sotto la sua guida e direzione si sono formati e sono cresciuti professionalmente i più famosi nomi del giornalismo alieutico
italiano, inutile nominarli tutti perché ci vorrebbe ben più dello spazio forzatamente ristretto di un post. Tutti noi, che abbiamo lavorato in questo settore per anni, dobbiamo a lui qualcosa. Il rigore dell’informazione, l’obiettività, la necessità di comunicare a tutti nel modo più semplice e comprensibile, la curiosità e anche la leggerezza, l’autoironia e l’umiltà, tutte doti che ricercava nei suoi collaboratori e che oggi sembrano svanite nel nulla. Ma non dimentichiamo che Alessandro Menchi è stato uno tra i primi a scrivere libri
di pesca, i suoi volumi si trovano ancora in commercio, per una divulgazione a 360° curando gli aspetti biologici delle varie specie prima che le tecniche di pesca. Testi fondamentali che in quel periodo divennero praticamente indispensabili e contribuirono a formare migliaia di pescatori sportivi in numerose discipline e tecniche. Il mio primo incontro con lui nel 1984, avvenne a Firenze nella sede storica dell’Editoriale Olimpia in viale Milton, nel suo ufficio tra i tanti quadri con soggetti ittici del pittore/illustratore Roberto Lemmi. Ne ricordo ancora oggi il suo parlar franco e l’ironia che ne ha sempre
caratterizzato la sua personale visione del mondo, assieme a quel sorriso sempre aperto che lo ha contraddistinto ovunque e con chiunque. Una apertura mentale notevole ed un innato senso imprenditoriale verso nuovi traguardi, gli fecero inaugurare nuove formule editoriali come quel Pescare quaterly M&S che ancor oggi viene pubblicato sotto altro nome, per non parlare poi di Pescare Mare e di Pescare Carpfishing, storica rivista del carp fishing, sino alla direzione dei più recenti Cavalli e Cavalieri, altra grande passione acquisita che trasmetterà al figlio Giovanni, cavaliere di fama mondiale, rivolgendo i suoi interessi persino nel mondo della subacquea con la rivista Subaqua.
Alessandro ebbe anche l’intuizione di legare tutto il mondo della pesca sportiva alle prime esposizioni di attrezzature, spendendosi sin dalla prima edizione dell’AIPO Show a Firenze nel 1983 per consolidare e riunire tutti i protagonisti di questo ambiente, produttori, importatori, grossisti, negozi, associazioni, etc. Un lavoro certosino e costante che parallelamente ha proseguito poi per anni anche per la subacquea, con EUDI Show, fermamente convinto che i due ambienti dovessero coabitare ed andare avanti di pari passo. Alla moglie Anna, al figlio Giovanni ed ai parenti va il mio cordoglio più sincero…all’amico Alessandro il mio saluto più caro e la speranza di ritrovare il suo sorriso da inguaribile ragazzino anche lassù!