L’era del Cretaceo, circa 135/65 milioni di anni fa fu caratterizzata, nei suoi 70 milioni di anni, dalla presenza dei più grandi rettili come il Tirannosauro e pesci marini di dimensioni enormi. Fu anche l’epoca nella quale si inserisce la misteriosa scomparsa dei dinosauri oltre a quella di molte specie di piante e di altri animali. In quel periodo si ebbe anche il maggiore innalzamento degli oceani, Stati Uniti e Canada attuali erano invasi dalle acque e l’Italia appariva come una serie di piccoli atolli costituiti dalle cime degli Appennini e delle Alpi. In questo quadro si inserisce l’ordine degli Ichthyodectiformes o Ittiodectiformi che sono considerati tra i più grandi pesci ossei del periodo Cretaceo. I primi esemplari non raggiungevano dimensioni importanti ed apparvero nel Giurassico Superiore, circa 155 milioni di anni fa, raggiungendo dimensioni ragguardevoli nel Cretaceo come ad esempio l’ Xiphactinus Audax che superava i 6 mt e si estinsero senza lasciare traccia nell’Eocene Inferiore, 55 milioni di anni fa.
L’esemplare più grande in assoluto di questa specie è l’ Xiphactinus Audax che però doveva confrontarsi con predatori ben più grandi come i rettili marini Mososauri lunghi oltre 12 mt e lo squalo Cretoxyrhina mantelli di oltre 6 mt. Gli studiosi li hanno anche definiti pesci bulldog per la particolare conformazione della bocca, schiacciata ed irta di denti conici atti a trattenere le prede che venivano ingoiate intere con dei movimenti convulsi e la contrazione delle mascelle. In dozzine di fossili ritrovati di questa specie furono infatti rinvenuti altri pesci all’interno dello stomaco, a volte di dimensioni notevoli come quelle di un Xiphactinus Audax che aveva ingerito un Gillicus Arcuatus lungo 1,80 mt. I fossili di Xiphactinus Audax sono stati rinvenuti un po ovunque ma la specie era assai comune nelle acque relativamente basse che allora ricoprivano gli Stati Uniti ed il Canada, luoghi in cui i ritrovamenti sono decisamente maggiori per numero e qualità dei reperti. Xiphactinus Audax era un pesce possente, le cui misure si avvicinavano a quelle di un odierno grande squalo bianco, con una testa massiccia fornita di denti
conici lunghi ed aguzzi con i quali aggrediva pesci e piccoli rettili marini, non disdegnando neppure i grossi uccelli marini del genere Ichthyornis, sulla superficie, che poteva catturare grazie alla potente massa muscolare che doveva permettergli di compiere
poderosi balzi fuori dall’acqua. Le accurate ricostruzioni del suo profilo, in base ai resti fossili rinvenuti, che hanno evidenziato la particolare forma della testa, l’orientamento verso l’alto delle mascelle e le larghe e poderose fasce muscolari sui fianchi, hanno indotto alcuni a paragonarlo agli attuali grossi Tarpon (Megalops atlanticus) anche se non appartiene allo stesso ordine. Xiphactinus Audax era un super predatore che pare prediligesse le acque generalmente basse e calde e proprio la progressiva regressione degli oceani alla fine del cretaceo ne provocò l’estinzione di massa.
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