Ci risiamo, anche quest’anno assistiamo impotenti alla solita ingiustizia a danno di noi pescatori sportivi e così dal MIPAAF arriva la notizia che la quota di 40 tonnellate di tonno rosso destinata alla pesca sportiva e ricreativa è stata anticipatamente ridotta a 10 tonnellate in previsione dello sforamento della quota assegnata alla pesca con i parangali professionali ai quali vanno quindi le 30 tonnellate tolteci.
Per un totale definitivo assegnato alla pesca professionale di 1950,42 tonnellate ed un fatturato prevedibile di circa 20 milioni di euro (calcolando la vendita a 10€ a kg) da dividersi in qualche centinaio di migliaia di addetti del settore. A fronte di appena 10 t. assegnate alla pesca sportiva e ricreativa forte di qualche milione di praticanti e di qualche miliardo di euro di fatturato gravitante attorno a questo comparto economico che comprende ovviamente aziende importatrici, negozi, cantieri nautici, e tutto l’indotto conseguente.
E tutto questo nonostante già lo scorso anno con notevole difficoltà e tanto impegno alcune associazioni e la federazione pesca sportiva fossero riuscite a “spiegare” al Ministero quale importantissima voce economica rappresentasse la pesca sportiva… e come si poteva intervenire con diverse regole più eque sullo stesso dispositivo dello sbarco per assicurare una distribuzione corretta. Ma niente, e quest’ anno tanto per tagliare subito la testa al “tonno” ecco che la quota è stata subito diminuita…così non se ne parla più. Detta in parole povere e nello stile del Pirata è facile intuire già qualche settima dopo l’apertura della pesca al tonno fissata per il 16 di Giugno, che si raggiungerà in brevissimo tempo la quota di tonno di cui è consentito lo sbarco, circa 200 esemplari da 40-50kg l’uno che fanno appunto 10 t. Si potrà continuare a pescare il tonno ma lo si dovrà rilasciare con la massima attenzione. A quel punto lo sbarco del tonno sarà impossibile e saranno così pochi fortunati che potranno portarsi a casa l’agognato sushi o potranno prepararsi il classico vasetto sott’olio. E tutti gli altri? Magari quelli che aspettano agosto per prendersi le ferie e per potersi dedicare al loro sport preferito? Facile e forse anche naturale prevedere che gli sbarchi abusivi e sottobanco saranno all’ordine del giorno e costituiranno la norma andando ad incrementare quel fenomeno del bracconaggio alieutico che, inutile nasconderselo, fiorisce un po’ ovunque da quando i tonni sono ritornati numerosi ed abbondanti sui nostri mari. Sarà anche naturale ma ovviamente non è leggittimo e neanche corretto! Ma questa è l’Italia dove equità e giustizia, sono parole
ormai da tempo senza alcun senso ne’ futuro e dove i controlli sono difficili e frammentari anche per i tagli operati nei confronti di coloro che dovrebbero controllare e far applicare le leggi. Sembra la solita litania e lamentela tutta italiota che si snocciola come un rosario ad ogni ricorrenza comandata. Forse sarebbe il caso di prendersi ognuno di noi le proprie responsabilità e lasciando da parte ogni individualismo tentare di riunirsi per poter contare veramente qualcosa…visto che nonostante tutto saremo pure tantissimi ma in definitiva non contiamo niente. C’ è da anni una associazione che lavora proprio per questo, con
enormi sforzi personali dei soci e pochi iscritti ed è APR cioè Alleanza dei Pescatori Ricreativi, beh vediamo in qualche modo di sostenerla, magari anche finanziariamente o solo con la nostra tessera…lo so, lo so che muovere le chiappe per fare anche un piccolo versamento o impegnarsi nella compilazione di un modulo ci crea fastidio, e che siamo tutti pigri…io per primo, ma qualcosa bisogna fare, altrimenti poi non ci rimane che tacere! Se hai tempo e voglia puoi scaricare il decreto ministeriale da QUI, la parte che riguarda le varie quote assegnate è a pag. 17 …e mi sembra giusto!
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