Come proiettare a lunga distanza una soft bait senza appesantirla con grosse teste piombate ma sfruttando appieno le sue caratteristiche di nuoto? Questa domanda se la sono posti qualche anno fa i tecnici di Shimano, sulla scia del sempre maggior interesse in Giappone, verso lo spinning dalle spiagge, tanto da spingere la stessa Shimano a realizzare e produrre non solo artificiali dedicati ma anche una nuova linea di canne Nessa Rods, per la linea Surf Concept.Ne era venuto fuori il Metal Drive, un casting jig metallico di 67mm e 32gr di peso che aveva un curioso sistema di abbinamento con uno shad in gomma che durante il lancio ( A ) si orientava dietro il jig metallico senza opporre resistenza aerodinamica e una volta giunto in acqua e durante il recupero ( B ) si dispone invece sulla parte superiore del jig e scodinzola liberamente da un lato all’altro. Già da allora si erano potute apprezzare le incredibili distanze di lancio raggiunte, superiori agli 80 metri!
Va detto subito che in Giappone lo spinning dalle spiagge si rivolge, oltre che alle spigole del Pacifico, anche e soprattutto ad alcune specie di pesci piatti Hirame (平 目), simili ai nostri i rombi o olive flounder (Paralichthys olivaceus) o ai japanese flat head (Inegocia japonica) che sono le due specie più comunemente e diffusamente pescate con tecniche di spinning sul surf. Ora del Metal Drive è disponibile anche una nuova versione da 85mm e 38gr che promette di arrivare sino a 92mt. ovviamente con trecciato adeguato, non superiore a PE1.5 e totale assenza di vento.
Anche questo modello è dotato di una speciale clip posta inferiormente che consente il momentaneo blocco dell’ancoretta nella fase del lancio per tenerla fissa ed aderente al corpo dell’esca, ( A ) sia per aumentare le doti aereodinamiche ma anche per evitare di agganciare la soft bait che svolazza durante il lancio. Quando la preda abbocca l’ancoretta viene rilasciata ( B ) automaticamente per via del peso del pesce. Le colorazioni sono tutte molto accese e vivaci, giocate sui toni del rosso, giallo, arancio e gold con accostamenti contrastanti della soft bait, come si conviene ad artificiali che devono lavorare nel torbido dei frangenti tra schiuma e sabbia perennemente in movimento. Per lanciarli convenientemente ci vogliono canne lunghe da 3mt in poi con cima sensibile, il recupero si effettua tutto sul fondo con brevi soste ed un recupero lento, proprio per consentire ai pesci piatti di raggiungerlo agevolmente. Da noi lo vedo un sistema interessante ma solo a patto di praticarlo ove ci siano le reali condizioni di avere i rombi chiodati sulle spiagge a tiro di artificiale e di conoscerne le esatte coordinate, meno adatto forse alle spigole anche se a mare e nello spinning non si può mai dare tutto per scontato.