Neppure la drammaticità della situazione che stiamo vivendo con l’epidemia da Covid-19, ha impedito il proliferare sul web e sostanzialmente su Facebook di innumerevoli “meme” ironici, satirici, di denuncia, e via discorrendo su questo tema, soffermandosi soprattutto sull’ aspetto istituzionale del nostro “ Giuseppi nazionale” sulla cui figura di premier si è scatenata la fantasia e creatività dei social. Su di lui, soprattutto nella sua veste di relatore a “reti unificate” si cono concentrati i meme più gustosi. Tralascio di evidenziare in questa sede tutti quelli a sfondo politico, calcistico, anche sessista e di varia natura che sono innumerevoli, per concentrarmi invece su quelli tipicamente di taglio alieutico o se volete dedicati al settore della pesca sportiva.
Era inevitabile che questa figura “eletta” ormai a giudice e designatore ufficiale di ogni nostra attività presente e futura venisse presa di mira. Così si è sviluppato una tipologia di meme che lo vede ripreso nelle sue rituali conferenze serali dove ci spiega, a volte si a volte un po meno, un nuovo decreto. Le battute ovviamente si sprecano e qui ho voluto raccoglierne solo alcune che ho raccolto per “tipologia”.
Cosi c’è il filone che assai esplicitamente denuncia una serie di “malvezzi” tipici dei pescatori sportivi, dalla poca educazione e rispetto verso gli altri, invadendo appunto con lanci obliqui, l’area di pesca altrui, sino alla “moda” dell’”attaccalescadicuiseiprostaff” così in voga in questi ultimi tempi. Non poteva mancare poi la discriminazione da parte degli amanti delle esche artificiali nei confronti dei pescatori con esche naturali.
Non mancano poi i fanatici del fly fishing a ninfa, quelli del bass fishing con tecniche finesse e gli integralisti dello spinning. Naturale che le varie anime della pesca sportiva emergessero tutte, anche in questa situazione.
E poi c’è il cazzeggio più vario e multicolore, dove la creatività corre libera e sfrenata con probabili scenari di mare in tempesta, dopo mesi di calma piatta, all’indomani della possibile riapertura della pesca a maggio e via di questo passo. Pur nella tragedia che il mondo intero vive e nell’ansia di un futuro decisamente incerto, dove non è affatto sicuro che si ritornerà a pescare dopo il 4 maggio, questo occorre ricordarlo, un po di ironia ci sta tutta. Se riesce a strapparci un sorriso in tempi cupi e difficili come quelli che stiamo vivendo tutti.
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